La Fibromialgia è un disturbo cronico ( da almeno 3 mesi) caratterizzato da dolore muscolare diffuso e da dolore alle strutture fibrose (tendini e legamenti), che si manifesta apparentemente senza una causa precisa. Si presenta generalmente con sensazione di bruciore, rigidità e contrattura e può interessare qualunque parte del corpo. Tuttavia, per porre una diagnosi di fibromialgia, il disturbo deve colpire almeno undici dei diciotto punti cosidetti “tender point” o punti dolenti alla digitopressione. La dolorabilità dei tender points e di eventuali altre parti del corpo è più intensa al risveglio e si attenua col passare delle ore.
Oltre al dolore, possono manifestarsi altri sintomi, tra cui affaticamento, con una grande difficoltà nel condurre la semplice vita quotidiana.
Disturbi del sonno, con difficoltà nell’addormentarsi, risvegli notturni ed un sonno non ristoratore.
Disturbi psicologici, emotivi e cognitivi e cioè ansia, depressione ed attacchi di panico oltre che riduzione della concentrazione, attenzione e memoria.
A questi sintomi si possono associare cefalea, vertigini e parastesie (alterazione della componente sensoriale). Inoltre possiamo riscontrare anche la cosidetta sindrome dell’intestino irritabile.
Le cause della fibromialgia non sono ancora perfettamente identificate, anche se sta prendendo maggiore consistenza un’origine genetica.
E’ certo però che la componente multifattoriale è ancora considerata importante.
Infatti è chiaro che al problema concorrono:
- Squilibri chimici a livello cerebrale, in particolare relativi alla serotonina.
- Squilibri ormonali, in particolare una scarsa funzionalità tiroidea.
- Disturbi del sonno (inclusa l’apnea notturna)
- Allergie o intolleranze alimentari o ambientali
- Infezioni virali (per es. virus di Epstein-Barr)
- Difficoltà digestive e scarsa disintossicazione
- Metalli tossici
- Squilibri glicemici
- Carenze alimentari, in particolare di minerali (vedi magnesio)
- Anomalie strutturali (colonna vertebrale e tessuti molli)
- Sforzo fisico eccessivo
- Stress emotivo
Il trattamento/cura della patologia deve essere a 360° con un programma di sostegno completo.
Oltre le terapie mediche che vengono applicate nella cura della Fibromialgia è importante il supporto psicologico e del fisioterapista.
La consapevolezza che questa malattia esiste e che certi meccanismi la inducono può aiutare il paziente a gestire meglio la sofferenza.
Per questo è importante il supporto psicologico. Infine enorme rilievo ha l’esercizio fisico e la fisioterapia. Esercizi quotidiani di ginnastica posturale e di stretching non forzato, per non più di mezz’ora, condizionano in positivo il sistema muscolo-scheletrico sofferente e fanno acquisire più controllo del corpo nello spazio (propriocezione). Anche un’attività aerobico leggera, come la camminata veloce, il nuoto o la cyclette possono indurre uno stato di rilassamento generale (produzione oppiacei endogeni o B-endorfine).
La fisioterapia si avvale del massaggio leggero a scopo miorilassante e della terapia manuale morbida con fasi di stretching manuale ( fatto dal terapista, nonché della termoterapia esogena (compresi gli impacchi locali caldi), della T.E.N.S. (corrente antalgica) e della magnetoterapia.
Per la gestione dello stress sono importanti gli esercizi di respirazione profonda.
Ogni caso è un caso a se, per questo, aldilà dello sforzo di generalizzare il problema per renderlo fruibile al grande pubblico , è utile per la singola persona avere risposte uniche. Da qui la possibilità di contattarmi su WhatsApp 3383050911, darò risposta spesso veloce altre volte non appena possibile.
Voglio star meglio dalla patologia fibromialgica
Tra ereditarietà e uso dell’ereditarietà, tra fatalità e potere personale, tra ciò che ci hanno consegnato attraverso i geni i nostri geni-tori (apportatori di geni), e ciò che noi facciamo per farli esprimere al meglio, anche attraverso la gestione interiore delle fatalità come può essere aver subito un abuso (evento all’inizio sociale che ha ripercussioni su tutta la nostra biochimica fisica e psicologica) o esser stati infettati da un virus. Un mindset (un assetto mentale) più efficiente ed efficace su tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana può essere decisivo per la nostra salute epigenetica ovvero su come permettiamo ai geni di esprimersi, rendendo plastica quella che erroneamente viene considerata immutabile, la genetica data da padre e madre.
Nel concreto un assetto mentale rivisitato e creativo può portarci ad avere un rapporto diverso con il cibo; una nuova educazione e atteggiamento alimentare può apportare dall’esterno quelle sostanze biochimiche che cambiano i momenti espressivi della biochimica genetica (la già citata epigenetica) rendendo polimorfi ciò che troppo spesso abbiamo erroneamente creduto statici, e una volta per tutte, i geni. Altro input fenomenale al cambiamento del nostro destino può derivare da una nuova considerazione dell’attività fisica (camminata, corsa, ginnastica libera ma anche attività più impegnative), un fisico dinamico si contrappone al fisico statico, dove si accuccia beata e intoccabile la patologia, circondata da un ambiente psico/biologico che ben conosce e con cui convive. Il dinamismo cambia le carte in tavola e pone al cospetto del malessere elementi di benessere che mal sopporta. Ancora un approccio aperto all’importanza della Fisioterapia (un branca della Medicina in tumultuosa evoluzione teorica e clinica) e all’importanza della ancor giovane, e quindi ancora ricca di potenzialità inespresse, Psicologia clinica (Supporto, Consulto o Psicoterapia) può dare un deciso scossone alla propensione di considerare la Fibromialgia, da parte dei sofferenti e di parte degli addetti alla cura (grave!!), patologia che ci cristalizza nell’invalidità perpetua.
Ogni caso è un caso a se, per questo, aldilà dello sforzo di generalizzare il problema per renderlo fruibile al grande pubblico , è utile per la singola persona avere risposte uniche. Da qui la possibilità di contattarmi su WhatsApp 3383050911, darò risposta spesso veloce altre volte non appena possibile.